giovedì 20 maggio 2010

I benefici di una camminata

Oggi ho ricevuto un messaggio dal sito "Portale diabete" ( che vi consiglio di andare a guardare). Questo articolo parla dell'attività fisica come vera e propria terapia al diabete. Ecco cosa c'è scritto:

Una ricerca del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Perugia, presentata al XXXI congresso nazionale della Società Italiana di Endocrinologia, rivela che camminare ogni giorno per circa 4 km permette a chi è affetto da diabete tipo 2 di incrementare l’efficacia della cura, apportando una sensibile riduzione delle spese sanitarie e sociali.

La ricerca, coordinata dal professor Pierpaolo De Feo, ha preso in esame 179 pazienti diabetici di tipo 2, monitorati per un arco di tempo pari a 2 anni. I pazienti sono stati ripartiti in sei gruppi omogenei per sesso, età, periodo di affezione diabetica. I gruppi risultavano al contempo disomogenei per impegno fisico.

Al termine del periodo di monitoraggio, il gruppo dei pazienti che spendevano meno energia non ha mostrato variazioni nei valori di riferimento della patologia diabetica, mentre si è alzata la spesa per le cure. Il campione abituato a una spesa energetica leggera è risultato in miglioramento per ciò che concerne la pressione, che si è abbassata. I quattro gruppi campione restanti, abituati ad attività fisiche di media o alta entità hanno goduto di un miglioramento deciso, mentre risultava abbassarsi notevolmente la spesa per le cure diabetiche. I miglioramenti riguardano in generale il drastico abbassamento della pressione, del peso (in media 3 kg in meno), di glicemia (20% in meno), dei grassi nel sangue (un terzo in meno) e, conseguentemente, del rischio di infarto (del 15% inferiore).

GENTE!!! CAMMINATEEEE!!!!CAMMINIAMO!!!

L'articolo è stato tratto a sua volta dal sito:www.societaitalianadiendocrinologia.it

martedì 18 maggio 2010

condannati i genitori di clara,la ragazza sedicenne a cui era stata sospesa la terapia insulinica su indicazione di una santona

Oggi al telegiornale ho sentito che i genitori di Clara,la sedicenne morta per un coma iperglicemico il 13 Maggio 2008,sono stati condannati. Non ricordavo bene questo episodio ma averne sentito parlare alla tv mi ha fatto crescere un po' di curiosità e sono andata a riguardarmi la vicenda. A quanto pare i genitori di Clara,che era affetta da diabete,avevano deciso di sospenderle la terapia insulinica su indicazione di una specie di naturopata-ricercatrice o meglio di una "santona" che al posto delle medicine corrette aveva prescritto alla ragazza delle vitamine. Povera Clara,non ce l'ha fatta...è entrata in coma e non è stato possibile fare nulla per salvarla.

I genitori raccontano di essersi affidati alla sedicente curatrice perché non riuscivano ad accettare che la figlia dovesse iniettarsi insulina per tutta la vita. Così si sono illusi di poter trovare una via alternativa alla cura del diabete..purtroppo non sapevano quale rischio stavano correndo,non sapevano che in gioco c'era la vita della loro piccolina.Il rischio della morte di loro figlia non li aveva nemmeno sfiorati.

Ora,si fa presto a dire "che gente c'è in giro?","come si può credere a certe sciocchezze?","quanta ignoranza!". Io credo che dovremmo soffermarci a pensare alla sofferenza di quei genitori,che non sono mai riusciti ad accettare la patologia della figlia. E a questo punto chiedersi il perché di questa loro non accettazione. Chissà se qualcuno ha mia provato anche solo lontanamente ad aiutare questa famiglia. Io mi chiedo come sia possibile che queste persone siano rimaste completamente sole di fronte alla malattia,talmente sole da non sapere dove sbattere la testa e doversi perciò affidare ad una fantomatica guaritrice ( che evidentemente è riuscita a sembrare ai loro occhi molto più disponibile dei medici e degli infermieri che seguivano Clara).

Interroghiamoci su questo. Non basta dire che la gente è credulona e che là fuori ci sono individui sempre pronti ad ingannarci (mi riferisco alla curatrice). Cerchiamo di riflettere su questa vicenda per poter meglio affrontare le nuove situazioni che ci troveremo davanti. Credo che essere medici,infermieri ed educatori sia soprattutto instaurare una vera relazione d'aiuto e mai abbandonare i pazienti a loro stessi,alle loro paure,alle loro lacune e alle loro malattie. Riflettiamo affinché quello che è successo a Clara e alla sua famiglia,non si verifichi mai più!


domenica 16 maggio 2010

seconda stella a destra.. questo è il cammino.. e poi dritto fino al mattino.. poi la strada la trovi da te.. porta all'isola.. che non c'è!

Lo ammetto,sono stata un po' latitante in queste ultime settimane. Non sono riuscita a scrivere nel blog perché prima ho dovuto preparare un esame e poi ho partecipato ad uno stage di animazione turistica a Peschiera del Garda (Vr). Anche se non c'entra nulla con l'educazione terapeutica e con il diabete..voglio poter condividere alcune righe riguardo questa esperienza. Sono stati 5 giorni faticosi,intensi..ma che mi hanno dato grande soddisfazione. Ho conosciuto persone bellissime,che anche se non riuscirò più a rivedere,resteranno nei miei ricordi. Ormai sono sempre più convinta che nella vita si debbano lasciare aperte le porte alle nuove esperienze e alle belle persone che incrociano la tua strada. Grazie ragazzi !!!E per concludere vorrei solo lasciare un video che mi ricorda quanto ci siamo divertiti in questi giorni...siccome il caricamento è lungo ( e non so perché) vi lascio il link! Ciao!!

http://www.youtube.com/watch?v=lCGgna6QbsY&feature=related


martedì 4 maggio 2010

A proposito di fruttosio


L'ultima volta ho postato una ricetta per cucinare una buona torta di mele ipocalorica,utilizzando il fruttosio al posto del classico zucchero da tavola. In questi giorni ho cercato di documentarmi meglio su cos'è il fruttosio e qual'è il suo uso in cucina.

Il fruttosio è un carboidrato presente nella frutta e nel miele e che viene anche utilizzato per dolcificare e conservare più a lungo alcuni alimenti lavorati. Negli anni molti diabetologi hanno consigliato ai loro pazienti di assumere il fruttosio al posto del glucosio. Questo in virtù del fatto che il fruttosio ha una velocità di assorbimento inferiore rispetto a quella del glucosio e del saccarosio. Il fruttosio viene rapidamente assorbito a livello dell'intestino e altrettanto velocemente è veicolato verso il fegato. Inoltre,grazie a questo assorbimento relativamente rapido non ha nemmeno gli effetti lassativi tipici dei dolcificanti artificiali.

In questi ultimi anni,tuttavia,il fruttosio comincia ad essere messo al bando. Alcune ricerche hanno infatti dimostrato che l'uso di elevate dosi di fruttosio determinerebbero un innalzamento dei livelli di trigliceridi. stress ossidativo, danni microvascolari, iperuricemia.Per questi motivi l'American Diabetes Association (ADA) sconsiglia vivamente l'uso di fruttosio come dolcificante nei soggetti diabetici e suggerisce ai non diabetici di moderare il più possibile l'assunzione di fruttosio nella dieta (queste raccomandazioni valgono per il fruttosio usato come dolcificante, non per quello contenuto nella frutta).Dunque per evitare i danni da eccesso di fruttosio basta attenersi alla regola generale che prevede un limitato consumo di zuccheri semplici durante la giornata. La frutta, soprattutto quella ricca in fibra, può essere consumata tranquillamente così come le verdure. Un utilizzo moderato di fruttosio in sostituzione dello zucchero aiuta a mantenere costante la glicemia ed è totalmente privo di effetti collaterali. E' proprio vero che in tutte le cose è sempre meglio non eccedere.