giovedì 5 agosto 2010

L'educazione terapeutica ai pazienti diabetici

Una delle scoperte mediche più importanti degli ultimi anni è stata l'evidenza scientifica di poter prevenire e curare meglio la malattia cronica con l'educazione. L'idea che il paziente debba essere adeguatamente istruito e motivato (in una parola “educato”) è nata negli anni '20,con l'inizio dell'era insulinica,si è diffusa molto lentamente per alcuni decenni,si è sviluppata pienamente a partire dagli anni '70 ed oggi è divenuta una colonna portante nella cura del diabete. L'educazione terapeutica (ET) del paziente viene così definita nel rapporto tecnico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità regione Europa del 1998: l'educazione terapeutica dovrebbe permettere ai pazienti di acquisire e di conservare le capacità e competenze che li aiutano a vivere in maniera ottimale la loro vira con la malattia. Si tratta quindi di un processo permanente,integrato alle cure e centrato sul paziente. L'educazione implica attività organizzate di sensibilizzazione,d'informazione,di apprendimento dell'autogestione,di sostegno psicologico riguardo la malattia,il trattamento prescritto e le cure,il quadro ospedaliero,le informazioni relative all'organizzazione e i comportamenti di salute e di malattia. Essa mira ad aiutare i pazienti e le loro famiglie a comprendere la malattia e il trattamento,a collaborare con i curanti,a vivere in maniera più sana e a conservare o migliorare la qualità della loro vita. Un' ET di qualità deve quindi essere centrata sul paziente e riguardare i fattori sociali,psicologici ed ambientali della sua vita quotidiana;deve partire da una valutazione dei bisogni del paziente e adattasi al suo profilo educativo,culturale rispettandone le sue preferenze,il suo stile e il suo ritmo di apprendimento;deve essere un processo permanente,continuo e fare parte di una presa in carico a lungo termine,che coinvolga anche i famigliari del paziente;deve essere fondata scientificamente,definita in termini di attività e di contenuto;deve essere organizzata nel tempo e realizzata con mezzi educativi adeguati;deve essere multi-professionale,interdisciplinare e intersettoriale e deve includere una valutazione dello svolgimento del programma1.
Documentazioni scientifiche sufficientemente ampie dimostrano chiaramente che l'ET da una parte migliora il livello di salute del paziente, preservandone in molti casi la qualità della vita, dall'altra contribuisce a rallentare la comparsa delle complicanze riducendone i costi in termini di risorse umane e materiali.

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