martedì 18 maggio 2010

condannati i genitori di clara,la ragazza sedicenne a cui era stata sospesa la terapia insulinica su indicazione di una santona

Oggi al telegiornale ho sentito che i genitori di Clara,la sedicenne morta per un coma iperglicemico il 13 Maggio 2008,sono stati condannati. Non ricordavo bene questo episodio ma averne sentito parlare alla tv mi ha fatto crescere un po' di curiosità e sono andata a riguardarmi la vicenda. A quanto pare i genitori di Clara,che era affetta da diabete,avevano deciso di sospenderle la terapia insulinica su indicazione di una specie di naturopata-ricercatrice o meglio di una "santona" che al posto delle medicine corrette aveva prescritto alla ragazza delle vitamine. Povera Clara,non ce l'ha fatta...è entrata in coma e non è stato possibile fare nulla per salvarla.

I genitori raccontano di essersi affidati alla sedicente curatrice perché non riuscivano ad accettare che la figlia dovesse iniettarsi insulina per tutta la vita. Così si sono illusi di poter trovare una via alternativa alla cura del diabete..purtroppo non sapevano quale rischio stavano correndo,non sapevano che in gioco c'era la vita della loro piccolina.Il rischio della morte di loro figlia non li aveva nemmeno sfiorati.

Ora,si fa presto a dire "che gente c'è in giro?","come si può credere a certe sciocchezze?","quanta ignoranza!". Io credo che dovremmo soffermarci a pensare alla sofferenza di quei genitori,che non sono mai riusciti ad accettare la patologia della figlia. E a questo punto chiedersi il perché di questa loro non accettazione. Chissà se qualcuno ha mia provato anche solo lontanamente ad aiutare questa famiglia. Io mi chiedo come sia possibile che queste persone siano rimaste completamente sole di fronte alla malattia,talmente sole da non sapere dove sbattere la testa e doversi perciò affidare ad una fantomatica guaritrice ( che evidentemente è riuscita a sembrare ai loro occhi molto più disponibile dei medici e degli infermieri che seguivano Clara).

Interroghiamoci su questo. Non basta dire che la gente è credulona e che là fuori ci sono individui sempre pronti ad ingannarci (mi riferisco alla curatrice). Cerchiamo di riflettere su questa vicenda per poter meglio affrontare le nuove situazioni che ci troveremo davanti. Credo che essere medici,infermieri ed educatori sia soprattutto instaurare una vera relazione d'aiuto e mai abbandonare i pazienti a loro stessi,alle loro paure,alle loro lacune e alle loro malattie. Riflettiamo affinché quello che è successo a Clara e alla sua famiglia,non si verifichi mai più!


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